Talvolta qualcuno mi chiede "Ehi bello, ma da quant'è che va avanti sta cazzata delle vignette con le action figures?" In realtà non me lo chiede mai nessuno ma può capitare che sia a chiedere "Ehi ma lo sai da quant'è che vado avanti con sta cazzata delle vignette con le action figures?". Niente. "Dai prova a indovinare". Ma la mia immagine riflessa nello specchio del bagno continua a rimanere muta. Ed è a questo punto che inizio a urlare e tirare pugni contro al muro. Fortunatamente qualcuno mi passa le medicine da sotto la porta. Che strano, ero in casa da solo. Comunque l'altro giorno ho voluto controllare e ho scoperto che oggi sono 5 anni esatti. Un lustro giusto giusto.
E allora mi sono messo a scavare tra i ricordi ripercorrendo questa strana avventura di Figures in action.
Sebbene il primo post sia datato 24 agosto 2011 la prima vignetta realizzata risale almeno a un anno prima.Difatti il desiderio di creare vignette ( pur essendo totalmente negato nel disegno), il possesso di un numero imbarazzante di action figures e la voglia di mettere in risalto tutte le idiosincrasie del fumetto supereroistico sono stati i tre elementi che mi hanno spinto a realizzare le prime strisce.
In realtà ci sarebbe un quarto elemento: il troppo tempo libero ma quello, per quanto fondamentale, era sottinteso.
L'idea non era originale, fumetti interpretati dai giocattoli apparivano già negli anni '80 in riviste per bambini come Magic Boy o Masters e il team dell'avventura ma l'ispirazione più evidente è stato l'americano Twisted Toyfare Theatre.
Quindi mi misi di buona lena ed iniziai con i primi tentativi. Risultato: una merda. Le action figures, posizionate sul tavolo con il muro di cucina a fare da sfondo ( poi ricolorato in post produzione) facevano apparire il tutto un po' squallido. Quindi misi tutto in una cartella nel desktop e me ne dimenticai per dedicarmi ad altre fallimentari imprese.
primi esperimenti |
Poi arrivò l'estate del 2011 e mi ritornò la voglia di dedicarmi a quel bizzarro progetto. Però questa volta mi impegnai di più nel realizzare le foto, nel costruire le scene,nell'impostare un effetto generale. Rifeci da capo quelle che avevo fatto l'anno precedente. Il risultato era nettamente migliore pur non essendo ancora entusiasmante.
prima... ...dopo |
Decisi di aprire un blog dove pubblicarle. All'epoca i blog andavano forte e io ne seguivo tantissimi e l'idea di averne uno mio mi esaltava.
Volevo aspettare l'autunno per iniziare, una volta passata l'estate il traffico internet sarebbe aumentato e quindi anche la possibilità di avere più riscontro. Non ce la feci, l'impazienza era troppa e così il 24 agosto nacque il blog Figures in action.Di lì a poco aprii anche la pagina facebook e pian piano crebbero sempre di più.All'inizio, oltre alle vignette, pubblicavo anche recensioni e news. Nel mondo della mia fantasia avrei raggiunto una notorietà tale che le varie ditte mi avrebbero mandato scatoloni di action figures per farmele recensire. La cosa durò molto poco in quanto:1) non sono in grado di scrivere recensioni2) Sono pigro e scostante 3) Il mondo della realtà e quello della mia fantasia orbitano in galassie molto distanti
Incredibilmente per i primi anni mantenni la ragguardevole media di 3 vignette a settimana. In quel periodo toccai il picco della mia notorietà che rimase comunque abbastanza contenuta. Le vignette giravano ma i numeri non sono mai stati stratosferici.Ciononostante non mancarono le soddisfazioni personali.
Ricordo quelle occasioni in cui mi capitava di sentire parlare del mio blog da qualcuno inconsapevole che lì vicino l'autore stava beandosi dei complimenti.
Ci furono anche tante richieste di collaborazioni, tanti inviti a fiere e manifestazioni, tante offerte di lavoro ( quasi tutte concluse con un niente di fatto).Ricordo però con piacere la collaborazione con la rivista Il Ruvido, settimanale satirico diretto da Marco Presta ed edito dall'Aurea. Iniziarono pubblicando una vignetta presa a loro scelta dal blog dopodichè mi commissionarono una mega vignetta a tutta pagina settimanale. Non solo provai l'ebrezza di vedere il mio nome su un'uscita da edicola ma per un paio di mesi riuscii quasi a pagare l'affitto con la mia passione. Purtroppo la cosa durò poco ma la soddisfazione personale rimase.
Una cosa che questa esperienza mi lasciò fu la conoscenza di uno di quegli orrori che persino Lovecraft avrebbe avuto problemi a descrivere: il terrore delle scadenze. Questa paura me la sono portata dietro e forse mi ha fatto perdere qualche collaborazione interessante ( e remunerativa).
Fu appagante la collaborazione coi tipi di Dr.Ink che mi portarono a Lucca dandomi la possibilità di conoscere alcuni ragazzi che seguivano il blog, stringergli la mano e fargli una dedica.
Io di persona sono timidissimo e quindi è stata un'esperienza a tratti dolorosa ma spero che tra risposte farfuglianti, battute imbarazzanti, strette di mano sudate e dedica con mano tremolante abbia lasciato un ricordo simpatico.
Arrivarono, come dicevo, anche le proposte di lavoro, nel senso che diverse case editrici mi cercarono ( e spesso io cercai loro), per raccogliere in volume le mie "opere". Ora provate a immaginare: avete una passione, realizzate vignette, è una cosa che fate perché vi diverte, perché avete qualcosa da raccontare. È una cosa piccola, un passatempo ma iniziate ad avere il vostro piccolo seguito e poi all'improvviso una casa editrice, che seguite e stimate, vi contatta ( o risponde alla vostra mail), per dirvi che quello che fate è interessante e vale la pena di pubblicarlo. Allora tutto cambia, iniziate a credere che quel vostro "passatempo" abbia un valore che va oltre a quello che gli avete sempre attribuito. Oddio, magari voi no ma io, quando mi sono trovato in quella situazione, invece sì; due castelli in aria me li ero fatti. Poi però ci si scontrava sempre sullo stesso scoglio: i diritti d'autore.
Credo che se un po' mi sia passata la voglia di realizzare vignette nuove sia anche per l'amaro in bocca che mi ha lasciato questa esperienza.
Alla fine arriviamo agli ultimi anni. Come dicevo un paio di righe sopra, di realizzare vignette nuove mi è passata un po' la voglia, difatti la "produzione" è parecchio rallentata.
Ma non è solo questo il motivo. C'è la questione che il tempo è sempre meno, lo spazio dove "conservare" le action figures anche e quindi risulta sempre più complicato mettersi all'opera. C'è poi un aspetto ancora più importante: all'inizio le vignette parlavano quasi sempre di supereroi, fumetti e scelte editoriali. Col tempo questo filone si è un po' esaurito e ho sentito sempre maggiore l'esigenza di parlare di attualità, della società, del mondo. Però i personaggi attraverso cui avrei dovuto parlare non erano personaggi miei. Mettere in bocca a personaggi concetti, idee, opinioni che magari non erano condivisi dai creatori ( o i detentori dei diritti) di quei personaggi sarebbe stato scorretto. Avrebbe avuto l'effetto di quelle irritanti vignette in cui Snoopy o Mafalda vengono usati per esprimere concetti ameni o banali dalle pagine facebook seguite dai cinquantenni.
Comunque non mollo e ogni volta che mi va di rimettermi all'opera torno qui. Non è detto che un domani non torni a produrre a pieno ritmo.
Di questi 5 anni ricordo con piacere anche alcune vignette o saghe: quelle sulla religione (che mi hanno portato anche insulti e minacce XD), quelle di Natale, quella sulle sentinelle in piedi, la parodia del film The Avengers, quelle con Robin o Colosso...
Volevo infine cogliere l'occasione per ringraziare tutti quelli che leggono, commentano, condividono sui social le mie vignette. Ringrazio quelli che mi hanno riconosciuto e salutato per strada ( la mia timidezza patologica non l'ha fatto trasparire ma ero veramente felice e ancora vi ringrazio), ringrazio quelli che mi hanno dato una mano, aiuti e consigli .Vi ringrazio veramente di cuore.
Lo so che mi dimenticherò un sacco di nomi ma vorrei ringraziare personalmente:mia moglie ( per la pazienza e la rassegnazione), Amaca (se amate le action figures iscrivetevi subito al suo sito Itakon, il meglio che c'è in questo settore), il blog SNAFU rock ( il primo che mi ha chiesto "un'intervista"), Il Triste Mietitore, Roberto Corradi, il Dr.Ink, i ragazzi del portale C4 Comics, Daniele Pignattelli della fumetteria Comic House, la webradio Radio Animati, Zio-P, Fusillo, Marco Grande Arbitro, Lazyfish, Drugo, Stef, Andrea Tupac Mollica, Joe McFly, Unknow, Leomax, Sommobuta, GianAndrea Bruni, Cristian Venturini, Carmelo Mobilia, Massimo Albertini, Non è un blog, Davide Milano, Davide Giannoccaro, Cristian Arnò, Armando Donnaloia, Nicola Giove, GianPiero Biondo e tutti quelli che hanno speso 1 minuto della loro vita per lasciare un loro contributo.